Prodotti tipici

Le olive ascolane DOP

Nell’incantevole paesaggio delle Marche meridionali, nel cuore di un territorio quasi sospeso tra monti, pianura e mare, sorge l’antica città di Ascoli Piceno,

E’ la Strada Salaria, che snodandosi attraverso un inconfondibile scenario agreste, ci conduce in soli 25 km, dalla costa verso l’interno, in quello che è il regno della ormai famosa e pregiata oliva ascolana d.o.p.

Destinato agli intenditori più raffinati, esso costituisce ormai, il percorso gastronomico più significativo del territorio.

Spesso raccolte a mano, le tenere olive dell’ascolano nascono nell’intera area del Piceno, sulla fascia collinare a ridosso degli Appennini.

Apprezzata sin dai tempi antichi, tanto che Plinio il Vecchio considerava questa qualità di olive come la migliore della penisola, arricchiva la tavola della stessa Roma che ne veniva abbondantemente rifornita attraverso i carichi che da Ascoli, percorrendo la via Salaria, giungevano sistematicamente presso l’Urbe.

La ricetta che ci fa apprezzare le olive ascolane, fritte risale al XIX secolo, quando le famiglie più agiate presero a farcirle con alcune varietà di carni, divenendo un piatto davvero nutriente anche se piuttosto costoso.

Chi si sentirà sollecitato da una certa curiosità riguardo alla lavorazione o ai metodi di conservazione, potrà sicuramente trovare soddisfazione nel visitare il "Museo dell’oliva Tempera” ubicato immediatamente alle porte di Ascoli Piceno, in via Piceno Aprutina.

Per la visita alla città ed al suo splendido centro storico, si consiglia invece, di cominciare dalla celebre Piazza del Popolo, capolavoro architettonico risalente agli inizi del Cinquecento, da questo punto infatti, sarà possibile dirigersi verso le zone spiccatamente medioevali, come Via delle Torri, Via dei Soderini, Piazza Ventidio Basso, ove spiccano ancora in elevato le torri, sorte tra il 1000 ed il 1100, simbolo della città.

Altro polo architettonico rilevante della città è Piazza Arringo, sulla quale si affacciano la Cattedrale, il palazzo del Comune, con facciata seicentesca, il palazzo Vescovile con il suo museo diocesano ed il prezioso museo archeologico comunale di Palazzo Panichi.

Ma sono impedibili anche le innumerevoli chiese romaniche, i cicli pittorici che ne ingentiliscono le austere pareti, i resti del teatro romano, i palazzi signorili di Corso Mazzini e tante, tante altre particolarità artistiche ed architettoniche.

Per gli estimatori di arte contemporanea, segnaliamo inoltre il notevole ciclo di affreschi, opera di Augusto Mussini, inerente i fatti della vita di San Serafino da Montegranaro, che è possibile visitare presso la chiesa di San Serafino.

E’ così che la città di Ascoli si propone di solleticare la curiosità e l’appetito dei visitatori che potranno soddisfare ambedue a cominciare dal 1° maggio 2008, con la quarta edizione di Fritto misto all’italiana, illustre rassegna di fritture tradizionali, con stando allestiti da partecipanti provenienti da tutta Italia.

OLIVE RIPIENE ALL’ASCOLANA

E’ necessario un breve cenno sulla qualità delle olive, fondamentale per la realizzazione di questa ricetta.

L’oliva tenera ascolana infatti, si presenta come un albero rigoglioso a chioma folta, con frutti di buona dimensione, dalla forma ellittica con arrotondamenti all’apice ed alla base, che, a maturazione, assumono una colorazione verde-paglierino.

La polpa succosa e saporita, rappresenta circa l’88-92% dell’intera drupa e si presenta particolarmente tenera e dal sapore originale (unico e particolare) che ha fatto meritare il marchio d.o.p. a questa produzione, la quale fornisce l’esclusiva oliva ripiena all’ascolana.