Prodotti tipici

La cipolla rossa di Breme

La Cipolla Rossa di Breme, sigulla in dialetto, è la particolare varietà di cipolla che viene coltivata nei circa due ettari di terreni che circondano il comune di Breme, in provincia di Pavia.

La sua storia comincia circa dieci dieci secoli fa: quando nel 906 d.C. i monaci della Novalesa giunsero a Breme e, come riportato da un’antica Cronaca, "videro che quel luogo era ubertoso, ameno e fruttifero" e lo elessero a sede della Congregazione, ritenendolo "la migliore di tutte le città costruite nel Contado di Lomellina".

Da allora ben poco è cambiato nelle tecniche di coltivazione e le sementi sono ancora preparate scegliendo una per una le cipolle migliori da mandare in fioritura.

I produttori che la coltivano per la vendita si contano sulle dita di una mano… no ne servono due: sono sei, e ogni anno producono circa 600 quintali.

Il lavoro richiesto dalla coltivazione è enorme: i semi vengono posti a bagno, con luna calante, in sacchi di iuta; successivamente, appena germinati, vengono recuperati e seminati in vivaio.

Dopo un breve periodo le piantine sono finalmente trapiantate in campo, nei pochi terreni verso la golena che da secoli accolgono questa coltura. Il tempo della raccolta giunge a partire da giugno e si protrae per circa due mesi.

Il sapore della Cipolla di Breme, persistente ma pacato, assolutamente unico e irriproducibile altrove, è ben definito dall’affettuoso soprannome che i suoi concittadini le hanno dato: la Dolcissima.

Per questa sua caratteristica essa da sempre si è prestata a interessanti sperimentazioni culinarie e accostamenti solo in apparenza arditi. La si può gustare nella torta la Dolcissima.