Prodotti tipici

Il Farro di Monteleone di Spoleto

"Chi mangia il farro non nutre il medico"
(facezia proverbiale locale)

Nella più remota antichità il FARRO era il cereale più coltivato. Cariossidi di Triticum dicoccum (Farro di Monteleone) sono state rinvenute in alcune tombe egiziane anteriori al periodo dinastico, a Worms in Germania all’età della pietra e ad Aquileia in Italia all’età del bronzo e anche a Monteleone nella tomba della Biga.

Il farro era la base del "Puls", minestra di cereali per i Greci e i Romani; era parte integrante del vettovagliamento dell’esercito romano. Secondo le Leggi delle XII Tavole, per ogni prigioniero si doveva provvedere una libbra di farro.

Alla comparsa del grano, si restrinse l’uso del farro che, tuttavia, restò coltivato in alcune zone dell’Italia, in aree di montagna con terreni freddi e calcarei.

Il FARRO di MONTELEONE è definito: Triticum durum dicoccum. Ha la spiga affusolata e aristata.

La glumella resta aderente alla cariosside. Oltre alla macinatura, necessita della brillatura.

Va ridotto a granuli come ilpane grattugiato. Può anche essere ridotto a farina. Forse è l’unica specie di Farro che non ha farina bianca, ma dello stesso colore della cariosside, cioè color tabacco chiaro. Generalmente si cucina granuloso, ma si può utilizzare anche nello stato di farina, soprattutto per crostate, tramezzini e focacce varie. Molti tipi di Farro sono in circolazione, ma non hanno nulla a che vedere con il Farro di Monteleone. È un prodotto specifico non clonabile di questa terra.

La sua ricchezza consiste nella scarsità di grassi e nella ricchezza di sostanze amidacee.

È un piatto salubre, nutriente, di facile digestione, ottimo regolatore dell’intestino, rinfrescante; sazia senza lasciare pesantezza di stomaco, non fa ingrassare. Produce una forza rigeneratrice, vitalizzante e correttiva delle interferenze di tanti tossici. Inoltre, la farina di farro contiene un'elevata quantità di fibre, perché il seme si separa con difficoltà dal suo rivestimento, producendo così una farina più scura. 

Oggigiorno viene utilizzato soprattutto per la preparazione di pasta, biscotti e minestre (è molto saziante, vista la sua capacità di assorbire acqua).

Tratto dal sito ufficiale della Proloco del Comune di Monteleone di Spoleto.

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