Territorio

Orbetello e la sua laguna

Procedendo lungomare dallo svincolo di Roselle (GR) verso Roma si viene immancabilmente colti da una voglia di salpare subito per quelle acque azzurre del Tirreno o unirsi agli aerei che spesso decollano dal vicino aeroporto militare di Grosseto per sentirsi padroni non solo del cielo ma anche della terra e del mare.

Soprattutto quando si imbocca quella striscia di terra chiamata "Giannella" che separa la terra ferma all’altezza di Albinia (GR) fino al trivio per Porto Santo Stefano / Orbetello ci si avvicina a quella laguna subito ci si trova in un alone di mistero che isola quella specie di atollo semi distaccato dal resto del territorio.

La laguna di Orbetello conserva una storia legata alle crociere nelle quali il sottosegretario al Ministero dell'Aeronautica Italo Balbo coinvolse proprio quella città.

A conferma di ciò in una placca affissa al castello della laguna, situato al termine del viale di palme dopo il termine della strada che attraversa la laguna, si leggono le varie crociere effettuate dal 1928 al 1933 toccando il Vecchio e Nuovo Mondo (Los Alcazares, Odessa, Rio De Janeiro, Chicago. New York...).

Ma la storia e le tradizioni di questi luoghi non riguardano solo le crociere nautiche o aeronautiche che siano.

Oggi la laguna è popolata da una variegata fauna ittica che viene pescata, confezionata distribuita in tutto il territorio nazionale.

Trovandosi in prossimità del mare (e che mare!) non poteva mancare l’attività che più lega l’uomo a questo tipo di territorio: la pesca.

Qui l’arte di conservare il pesce è stata introdotta probabilmente dagli Spagnoli, che già nel Cinquecento affumicavano anguille e condivano i pesci con l’"escabece", una salsa calda a base di aceto, rosmarino, aglio e peperone.

E a Orbetello ancora oggi si prepara l’anguilla scavecciata e l’anguilla "sfumata" (affumicata).

Anche la bottarga (dall’arabo botarikh, che significa uova di pesce salate) si produce da sempre.

La tecnica di lavorazione è semplice: occorre estrarre le sacche ovariche dal cefalo femmina con estrema delicatezza, per non danneggiarle, metterle sotto sale per qualche ora, quindi porle ad asciugare.

Dopo due settimane la bottarga è pronta. I sardi la stagionano molto di più, mentre a Orbetello la si tiene un po’ più morbida.

Le acque della laguna sono ricche di pesce pregiato come spigole, orate, muggini e anguille.

Un tempo venivano pescati anche gamberi e molluschi.

Il pesce viene lavorato in loco o venduto in molti mercati d'Italia e anche all'estero.

Pregiata è anche la preparazione delle anguille sfumate (anguille affumicate con aggiunta di spezie e peperoncino) che sono senza dubbio il piatto tipico della cucina locale.

La laguna è una zona umida di importanza internazionale.

In essa nidificano o transitano di passaggio molte specie di uccelli, fra i quali ricordiamo il Cavaliere d'Italia, il fenicottero rosa, l'airone bianco maggiore, il falco pescatore, la spatola, l'avocetta, il cormorano e varie specie di anatre.

Parte della Laguna di Ponente è protetta nell'Oasi del WWF della Laguna di Orbetello e del bosco di Patanella.

La città di Orbetello si caratterizza per le manifestazioni che vi vengono organizzate, come la festa di san Biagio, patrono del paese, la Corsa dei Barchini, durante la quale si sfidano i cinque rioni di Orbetello ed infine il Festival delle Crociere.

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