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Lo struzzo

Lo struzzo

Lo struzzo è un animale il cui primo utilizzo da parte dell’uomo è difficile da datare.

Le prime testimonianze che certificano la sua presenza sul nostro pianeta risalgono al Periodo Eocenico (60 milioni di anni fa).

È uno tra gli animali più antichi riguardo all’alimentazione. Se ne parla nell’Antico Testamento della Bibbia, in particolare nel "Deuteronomio", quando Mosè proibisce agli Ebrei di mangiare carne di struzzo, che al contrario era molto in uso tra i Romani.

Si dice che a Eliogabalo venissero servite 600 teste di struzzo per mangiarne i cervelli.

Nell’area Mediterranea è conosciuto a partire dal V secolo a.C., anche se nell’Africa Settentrionale doveva essere già noto, stando a quanto testimoniano i graffiti dell’epoca preistorica. Per Aristotele lo struzzo avrebbe una natura ibrida, metà uccello e metà mammifero terrestre; in effetti è il più grande uccello esistente, ed è onnivoro.

La sua incapacità di volare lo ha reso simbolo dei bestiari medievali dello scontato e dell’ipocrisia; esso rappresenta l’incapacità di lasciare il mondo, il terreno. Lo stomaco dello struzzo è proverbiale: è solito inghiottire corpi esterni specialmente se brillano e "cibi" che restano nel ventriglio dove vengono lentamente "tritati" (ciò ha dato vita all’espressione metaforica" "avere uno stomaco di struzzo" – cioè "avere uno stomaco di ferro" – capace di inghiottire anche il ferro).

 
In Egitto la piuma di struzzo era il simbolo della giustizia e dell’equità, l’origine di quel simbolo deriva dalla credenza che le piume di struzzo debbano avere tutte la stessa lunghezza.

La stessa Dea Maat, la Dea della giustizia e della verità, quando assisteva alla pesa della anime, era solita vestirsi con una piuma di struzzo che serviva anche come peso di riferimento nella bilancia del giudizio. È’ stato interpretato come se anche il minimo carico sarebbe stato in grado di corrompere l’equilibrio. La Dea, come la piuma di struzzo, rappresenta l’ordine universale fondato sulla giustizia.

Ancora tra gli Egizi le piume di struzzo servivano come scacciamosche per i Faraoni e altri esponenti della nobiltà compresi i giudici, poiché tra l’altro il loro compito principale era di garantire la giustizia.

Recentemente l’uomo ha scoperto le straordinarie caratteristiche della carne di struzzo, ricca di proteine di prima qualità ed a basso contenuto di colesterolo. La moda crescente riferita allo struzzo sta dirompendo quasi ovunque e particolarmente in Italia. 

Un animale adulto può diventare alto 3 m e pesare 150 Kg, la carne rappresenta almeno il 35-40 % dell’animale macellato e i tagli principali, dalle zampe e sottozampe, sono il filetto, la bistecca o controfiletto e la polpa.

La carne è di un colore rosso intenso simile a quella di mucca, ma la tenerezza e il gusto delicato permettono una preparazione rapida e di facile digeribilità come le carni bianche.
Anche le uova di struzzo sono molto interessanti dal punto di vista culinario.

Esse pesano quasi 1 Kg ciascuna (quantità sufficiente per fare una frittata per almeno 12 persone) e il loro contenuto nutritivo è uguale a quello delle uova di gallina.