Il vino Bianchello del Metauro
Sin dal 500 a.C. nella Val Metauro si diffuse un vitigno variamente denominato: Bianchello o Greco Bianchello o Biancame. Tacito narra che il succo di detto vitigno fu la principale causa della sconfitta di Asdrubale nella famosa battaglia del Metauro.
Si potrebbe dedurre che fu il vino a salvare una potenziale espugnazione di Roma da parte dei Cartaginesi ma non ci azzardiamo a tale asserzione.
Ad ogni modo, a parte le notizie storiche, aneddotiche, resta il fatto che il Bianchello sta oggi vivendo una felice stagione per la fama che merita come piacevolissimo completamento di pasti a base ittica.
Oggi il Bianchello viene anche servito come aperitivo. Interessa il bacino fluviale del Metauro in provincia di Pesaro–Urbino. Le pendici esposte a Sud e Sud-Ovest a valle e nelle aree pedecollinari che dai contrafforti appenninici digradano al mare sono le più vocate alla coltivazione di questo vitigno.
In totale 18 comuni sono compresi nella DOC. Il "Bianchello", "Biancame" o "Greco di Bianchello" sono nomi e sinonimi più frequentemente usati per indicare il vitigno da cui deriva l’omonimo vino.
Possono concorrere alla sua produzione uve della varietà Malvasia Toscana fino ad un massimo del 5%.
Bevuto giovane, entro il primo anno, esprime al meglio la sua freschezza e fragranza. Regge bene, secondo le annate e selezioni, anche un modesto invecchiamento (1-2 anni).
In tal caso il vino sfoggia anche la sua sapidità e maturità. Un calice sottile, incolore, slanciato, accresce la vivace luminosità del vino, valorizza in pieno la sottile freschezza ed i sentori di fruttato.
Il bicchiere, riempito solo a metà, consente di afferrare la ricchezza degli umori. E' ottimo e stimolante aperitivo a 6°-7° C. Ai pasti va servito normalmente a 9°-10° C.
Caratteristiche
- Aspetto: Giallo paglierino, di frequente scarico, con sfumature verdi. La freschezza (acidità) e la vivacità (anidride carbonica) del primo periodo accentuano visibilmente la trasparenza e i riflessi avvincenti.
- Profumo: Tenue e delicato, abbastanza persistente. Ricorda frutta fresca e fiori bianchi primaverili come pesco e biancospino.
- Gusto: Secco, molto fresco, armonico, gradevole e delicatissima percezione alcolica.
- Gradazione alcolica complessiva: una minima 11,5 % alc. Vol.
- Acidità totale: compresa tra il 5,5 all'8 ‰.
- Estratto secco compreso: tra il 16 e il 24 ‰.
Abbinamenti con la gastronomia locale
E' un vino adatto ai giovani: brioso e salutare. Si sposa bene con molluschi, crostacei e pesci – vivi o in delicate cotture marinaresche. Esiste una certa armonia fra alcuni menù di pesce e la vivacità del Bianchello.
Le sfumature fra il paglia e il verde, il corpo delicato che dall'impatto morbido volge al secco con stimoli freschissimi e netti, esaltano il gusto e la fragranza salsoiodica del pescato vivo.
Ottimi gli abbinamenti con Nasello, Passera, Melù ecc..., bolliti o passati sulla brace, appena conditi con olio E.V.O. del luogo (Cartoceto).
Si accosta bene con piatti semplici di carni bianche - pollo, coniglio, tacchino - con minestre, con riso o pastasciutta se delicatamente conditi.