Vini

Strada del Vino Montecucco

La denominazione della "DOC Montecucco" è di recente costituzione; è stata infatti riconosciuta nel Luglio 1998, comprendente diverse tipologie di vini: rosso, Sangiovese, bianco e Vermentino. I vini rosso e Sangiovese si producono anche nella tipologia Riserva.

L’approvazione di questa nuova DOC ha messo a disposizione sia dei produttori che dei consumatori uno strumento di valorizzazione e di tutela: il disciplinare rappresenta al meglio la tradizione e la realtà produttiva della zona.

Negli ultimi anni le tecniche di produzione si sono ulteriormente perfezionate e affinate; ciò è testimoniato da determinati vini molto ricercati tutt’oggi nel mercato. La Strada del Vino Montecucco si snoda attraverso il territorio della provincia di Grosseto, in un’area particolarmente vocata alla produzione di vini di qualità, comprendente parte dei comuni di Cinigiano, Civitella Paganico, Castel del Piano, Roccalbegna, Arcidosso e Seggiano.

Le varietà e loro composizione:

Il Montecucco Rosso – Sangiovese (presenza minima 60%) e altri vitigni a bacca rossa non aromatici; Rosso rubino intenso; profumo vinoso e ampio; sapore armonico, asciutto, giustamente tannico; gradazione: 12% vol. Si presta ottimamente per essere abbinato a formaggi , affettati, salumi toscani, carni in genere.
  • Montecucco Rosso "Riserva" e Sangiovese "Riserva" – colore rosso rubino intenso tendente al granato; profumo ampio, vinoso ed elegante, caratteristico; sapore pieno, asciutto, caldo ed elegante, con eventuale sentore di legno; la gradazione è di 12,5% vol. Si sposano ottimamente con le carni rosse, gli arrosti, la cacciagione e i formaggi stagionati.
  • Montecucco Bianco – Trebbiano Toscano (min. 60%) e altri vitigni a bacca bianca. Colore giallo paglierino, profumo delicato, fresco, più o meno fruttato, sapore asciutto e vivace; gradazione 11,5%. si sposa bene con minestre, antipasti e pesci in genere.
  • Montecucco Sangiovese – Costituito per un max. dell’85% dal vitigno da cui prende il nome (Sangiovese). Colore rosso rubino intenso; profumo vinoso, fruttato e caratteristico; sapore armonico, asciutto, leggermente tannico; gradazione: 12% vol.
  • Montecucco Vermentino – Costituito per un max. dell’85% dal vitigno da cui prende il nome (Vermentino), colore giallo paglierino; profumo delicato fresco e caratteristico; sapore asciutto, morbido e sapido; 11,5% vol
Le origini della Festa dell' Uva

La FESTA DELL'UVA nasce nel 1966 su idea e iniziativa della allora Pro Loco come veicolo pubblicitario e promozionale di una fra le maggiori risorse economiche del luogo: l'uva. In quegli anni era in progetto la realizzazione di una "cantina sociale" sulle colline del versante grossetano del M. Amiata, una ghiotta occasione di sviluppo ed occupazione che doveva essere colta al volo e si convenne che NON una sagra ma bensi' UNA FESTA avrebbe senza dubbio celebrato l'etilico prodotto nel modo migliore.

Unendo il fascino delle Contrade senesi alla allegria dei Carri viareggini, furono per cosi' dire istituzionalizzati i confini dei tre rioni da sempre esistenti: il Cassero, il Molino e la Pescina. La Amministrazione Comunale mise in palio una coppa da assegnare annualmente al rione che avrebbe fatto sfilare nel giorno della festa il miglior carro allegorico.

Si pose subito un problema, la giuria: chi e come doveva decidere a quale rione assegnare la vittoria? fu adottata la soluzione della "giuria esterna", composta da non cinigianesi ed alloggiata su un idoneo palco rialzato nei pressi del Municipio; li' davanti i carri allegorici sostano, sviluppando con una breve scena il "tema" della allegoria dando modo ai giurati di poter esaminare il lavoro dei contradaioli.

Il regolamento e' stato solo di recente raffinato e strutturato rigidamente. Alla giuria composta da persone "qualificate" (ingegneri, architetti, pittori, scenografi, designer, registi, ec) viene data una scheda di votazione sulla quale riportare i voti circa i Criteri di valutazione :

SOGGETTO/TEMA (tema della allegoria)
REALIZZAZIONE (costruzione del carro)
SCENOGRAFIA (rappresentazione del tema)

I giurati devono obbligatoriamente esprimere per ogni carro e per ogni critrerio di valutazione un voto compreso fra 1 e 3 con la condizione di non ripetitivita' dello stesso voto nell'ambito dello stesso criterio.

Sembra complicato, ma non lo e'; in sostanza se per il criterio "soggetto" viene dato il voto 3 ad un carro, per gli altri carri si potra' assegnare un 1 e un 2. Vince il carro che ha totalizzando la maggiore somma di tutti i voti ricevuti.

Non sempre la valutazione della giuria ha trovato riscontro nei gusti delle persone che numerosissime vengono a vedere la festa, ma tant'e'! Il resto e' storia recente, i sempre piu' raffinati costumi, la maestria dei costruttori dei carri ...e le immancabili polemiche del giorno dopo !