Territorio

Sansepolcro

Sansepolcro è uno dei centri più importanti, se non il più importante, dell’Alta valtiberina Toscana. Si raggiunge bene da Arezzo, ma pur essendo nella giurisdizione provinciale di quest’ultima è forse meglio collegata con il capoluogo di provincia Umbro: Perugia.

Sansepolcro domina l’Alta valle del Tevere, che si apre in un vasto anfiteatro montano e collinare, delimitato dall’Alpe della Luna, dalla Massa Trabaria, dalle colline della vicina Umbria e dai monti dell’Aretino e dell’Alpe di Catenaia.

La tradizione attribuisce a Sansepolcro un’origine mitica per opera di due Santi pellegrini, Arcano ed Egidio di ritorno dalla Terra Santa, che si fermarono in questa valle dove, per un segno divino, decisero di restare e costruire una piccola cappella per custodire le Sacre Reliquie, portate da Gerusalemme.

Intorno a questo primo oratorio si sviluppò il Borgo che fu detto, proprio per questa sua origine, del Santo Sepolcro.

Sansepolcro ebbe il periodo di massimo splendore dal tardo Medioevo all’epoca Rinascimentale ('300-'500). il centro storico della città testimonia di quei secoli ricchi di commerci , di arte e cultura.

Chiuso al suo interno da una cinta muraria delimitata dalle cannoniere di Bernardo Buontalenti e dalla pregevole Fortezza di Giuliano da Sangallo , il centro storico di Sansepolcro si caratterizza per un succedersi di pregevoli palazzi medioevali e rinascimentali, per le sue Chiese e per l’eleganza e la raffinatezza degli elementi architettonici.

Ma soprattutto il centro storico ha conservato sino ai giorni nostri i caratteri di un centro d’autore, profondamente legato al massimo figlio di questa terra: Piero della Francesca.

L’Artista, che si firmava "Pietro dal Borgo ", ha immortalato la sua città nelle sue opere, esaltandone i caratteri, così da avvicinarla a quella città ideale di cui all’epoca si discuteva nelle corti italiane ed europee.

La storia artistica e culturale di Sansepolcro si lega ai nomi di Dionisio Roberti, Luca Pacioli (uno dei massimi matematici del Rinascimento, allievo di Piero della Francesca e amico di Leonardo da Vinci), Matteo Di Giovanni, Raffaellin dal Colle, gli Alberti, Santi di Tito .

Accanto alla grande tradizione artistica c’è poi il folclore. Sansepolcro è infatti anche la città del Palio della balestra e dei Giochi di bandiera, testimonianza di un passato di lotte in difesa della libertà comunale. Altri due importanti appuntamenti si alternano annualmente a settembre legati all’artigianato artistico: la Biennale dell’arte orafa e la Biennale del merletto o trina a spilli, con le quali vengono valorizzate due importanti tradizioni locali che uniscono in sé arte e perizia artigianale.

Oggi Sansepolcro è una città attiva e moderna, con circa 16.000 abitanti, che conserva egregiamente la propria storia e cultura pur tenendosi al passo coi tempi. Il suo sviluppo industriale risale al 1827. Nella piana in cui Sansepolcro è inserita un tempo sembrava crescere naturalmente più rigoglioso che altrove il grano che ha dato alla popolazione locale il "la" per partire con la lavorazione e ottenere le prime produzioni di pasta.

Il 1827 è anche la data di nascita di una delle industrie della pasta più rinomate, l’importante industria alimentare che da qui si è sviluppata a livello internazionale e che oggi è presente a Sansepolcro con un modernissimo laboratorio parte di un gruppo alimentare altrettanto noto. Accanto a questo, altri marchi prestigiosi nel campo della camiceria, della maglieria e del tessile abbigliamento , caratterizzano l’economia della città.

Alla struttura industriale va aggiunta un’agricoltura basata sulla coltivazione del tabacco, particolarmente pregiato. In questi ultimi anni si è andata sviluppando la coltivazione e commercializzazione delle erbe officinali, accompagnata da una crescente sensibilità verso un’agricoltura pulita per fare della Valtiberina una "valle verde ".

Eventi

Palio della Balestra

- La seconda domenica di settembre, quando i balestrieri di Sansepolcro rinnovano la sfida ai rivali di Gubbio, Sansepolcro si veste dei colori di Piero della Francesca; dame e cavalieri assistono dunque alla sfida, mentre gli sbandieratori lanciano nel cielo i loro vessilli.

Squillano le chiarine, rullano i tamburi e in piazza Torre di Berta trionfa il Palio della balestra: festa secolare (le sue origini risalgono ai primi del '400) con la quale Sansepolcro ricorda il suo fiero passato di libero Comune, continuamente impegnato a difendersi dagli attacchi dei Signori vicini.

Da quelle esercitazioni militari trae origine la gara di tiro con la balestra antica all’italiana, da banco, giunta sino ai nostri giorni con le stesse regole dei secoli passati. Seduti sui banchi da tiro, a 36 metri dal bersaglio o corniolo ( un tronco di cono con al centro una bulletta di ferro), i balestrieri, i cui nomi vengono estratti a sorte, si alternano nei tiri. Vince chi più si avvicina al centro.

- A primavera si rinnova ogni anno nel Centro Storico l’appuntamento con la Fiera di Mezzaquaresima , tradizionale manifestazione caratterizzata da ampia partecipazione di operatori ambulanti con settori dedicati alle produzioni locali.