Territorio

Asti e i vini del Piemonte

"Asti antiqua città, che a me già desti la culla, e non darai (pare) la tomba; poiché destin che da te lunge io resti, abbiti almen la dottrinal mia fromba".

(Alfieri, V., Sonetti)

Informazioni sul territorio

Le quattro circoscrizioni cittadine coprono circa 33 kmq di superficie, e costituiscono l’area cittadina del capoluogo, in contrapposizione a quella più rurale definita dalle restanti dieci circoscrizioni. Asti "si gira bene" poiché è una città ospitale a misura d’uomo nel cui centro storico è piacevole passeggiare alla scoperta di edifici e luoghi del passato. 

Come si può ben vedere dai suoi eleganti resti medioevali, Asti visse la sua epoca d’oro intorno alla metà del XII secolo, quando grazie ai proventi derivanti dalle attività dei suoi banchieri, il libero Comune si arricchì di edifici pubblici e privati. In quell’epoca si affermò la tradizione del Palio, si delineò il profilo ed il nucleo della città, si addensarono le caseforti e le torri delle potenti famiglie locali. 

Il centro città è attraversato da Corso Vittorio Alfieri , in onore al poeta che nacque ad Asti nel 1749 e la cui casa natale si trova su questo corso al numero civico 375.

Il cuore di Asti è rappresentato da Piazza San Secondo dove sorgono il Palazzo di Città, sede del Comune dal 1558 e la Chiesa di San Secondo, patrono di Asti.

Musei di notevole interesse sono l’Archivio storico comunale, la Sinagoga con il museo ebraico, la pinacoteca (sede Palazzo Mazzetti, attualmente in ristrutturazione), la Cripta di Sant’Anastasio, il complesso di San Pietro in Consavia, la Torre Troyana (per informazioni: Ufficio Musei del Comune di Asti tel.0141/399460).

La Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta è il cuore religioso della città e splendido esempio di gotico piemontese, eretta tra il 1309 ed il 1354 sui resti della preesistente cattedrale. Al suo interno sono conservati splendidi affreschi e tele di Gandolfino da Roreto e di Gugliemo Caccia. le numerose iniziative che durante tutto l’anno animano la città rappresentano l’occasione per un soggiorno ad Asti.

Il periodo pasquale è tradizionalmente evocato dalla questua pasquale delle uova, il Cante’J’Euv appunto: durante questo appuntamento gruppi di canto popolare animano il centro città riproponendo l’antico rituale, un tempo proposto in tutti i paesi dell’astigiano per raccogliere le uova e segnare l’inizio della primavera.

Il ricco settembre astigiano è inaugurato da Vetrina di Vino e di Sapori, vetrina delle produzioni vitivinicole piemontesi, con momenti di animazione folcloristica ed appuntamenti culturali .

La 2° domenica di Settembre si svolge il Festival delle Sagre, nato nel 1974 a cui partecipano circa 40 pro loco della provincia. La festa inizia con una grande sfilata che ripropone la vita agropastorale piemontese astigiana.

Subito dopo la piazza Campo del Palio si trasforma in un enorme ristorante, dove ogni paese propone i suoi piatti tipici.

Sempre a Settembre si svolge la Douja d’Or, Salone Nazionale dei Vini selezionati, con degustazione e vendita di centinaia di etichette di vino provenienti da tutta Italia.

Il Palio, è la manifestazione più antica, con almeno sette secoli di storia e varie vicissitudini pur con lunghe interruzioni nel corso dei secoli; si corre ad Asti la terza domenica di settembre, trasformando la città in uno scenario medievale.

Il Palio è il grande drappo di velluto con le insegne di Asti e la raffigurazione del patrono, a cui aspirano 21 pretendenti, ma per Palio si intende in realtà anche l’intera manifestazione, costituita da un imponente corteo storico con 1200 figuranti,un grandioso spettacolo di sbandieratori e la storica corsa,durante la quale i fantini montano i cavalli "a pelo" cioè senza sella. 

Al primo arrivato il Capitano del Palio consegnerà appunto il drappo, mentre l’ultimo riceverà l’inchioda (acciuga) con l’insalata. (per informazioni Ufficio Manifestazioni del Comune di Asti tel.0141/3994820141/399486).


Nello stesso periodo si svolge la Fiera Città di Asti (1° decade di maggio). Durante l’anno si può assistere alla stagione teatrale internazionale "Astiteatro"(giugno/luglio) e ad Astimusica (luglio).

Sempre nelle vie del centro storico, il 3° fine settimana di novembre, si svolge l’ormai tradizionale mostra – mercato Cucina & Cantina e la Fiera Regionale del Tartufo durante la quale si celebra il pregiato tartufo bianco.

Ci sono poi iniziative proposte tutti i mesi dell’anno,come il mercatino agroalimentare dei prodotti tipici, che si svolge ogni quarta domenica del mese in Piazza Alfieri sotto i Portici Anfossi: per l’occasione decine di bancarelle espongono e vendono prodotti tipici del Piemonte, dai vini ai formaggi,al miele ai dolci.

Nelle vie adiacenti si svolge il Mercatino dell’Antiquariato. Per gli amanti del biologico, ogni secondo sabato del mese, in Piazza San Secondo si svolge il mercatino del biologico.

STRADA DEL VINO ASTESANA

L’imbarazzo della scelta

La produzione enologica di Astesana è notevole: rappresenta il 30% circa dei vini a denominazione d'origine del Piemonte con oltre 100 milioni di bottiglie l'anno.

Risulta essere quindi la più prolifica tra le 8 aree geografiche a produzione vitivinicola che vanta il Piemonte (Alto Monferrato, Monferrato, Colli Tortonesi, Langhe, Roero, Canavese e Carema, Gattinara, Ghemme e altri nebbioli del nord).

Tuttavia, la prerogativa di queste colline coperte di filari è l’alta qualità dei prodotti, in una gamma assai ampia, che copre l'intera varietà del servizio gastronomico: dagli spumanti brut ai vini bianchi secchi, i rossi leggeri e quelli strutturati adatti al l'invecchiamento, gli aromatici bianchi e rossi – compresi i passiti – per concludere con i distillati (grappe in primis).


Una antica tradizione nella produzione enologica ha portato anche all'invenzione in Astesana di alcuni vini speciali: è nato ad Asti il Barolo chinato (vino aromatizzato e addizionato di alcol), tecnica oggi usata anche per il vino Barbera.

Duecento anni fa a Canelli è stato inventato lo spumante italiano e soprattutto lo spumante aromatico "Asti" (leader della produzione enologica italiana nel mondo con quasi 80 milioni di bottiglie l'anno).

Tra gli spumanti secchi è da citare il nuovissimo "Alta Langa" D.O.C., prodotto in vigneti di Langa Astigiana tutti coltivati oltre i 500 metri di altitudine. Il vino più importante di Astesana (42 milioni di bottiglie per il 2001) è LA Barbera d'Asti, rosso di grande appagamento del palato, molto duttile: esistono tipologie di Barbera più giovani e fresche, di pronta beva, ma soprattutto esiste una tipologia classica che regge bene l’invecchiamento fino ai 5-6 anni; la dicitura "superiore " Barbera d'Asti indica che il vino ha avuto un affinamento prolungato in legno (piccolo o grande) e in bottiglia, per ricavarne una maggiore longevità.

Dalla vendemmia 2000 è disponibile Barbera d'Asti denominato "Nizza" con riferimento a un'area speciale comprendente Nizza Monferrato e altri 15 Comuni (Agliano, Bruno, Calamandrana, Castel Boglione, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea, Castel Rocchero, Cortiglione, Fontanile, Incisa Scapaccino, Maranzana, Mombaruzzo, San Marzano Oliveto, Vaglio Serra, Vinchio).

Barbera d'Asti è il vino rosso piemontese di maggior successo in questi anni, molto gradito a chi se ne intende; su questa etichetta è in atto una forte competizione enologica e di mercato; in Astesana hanno luogo ogni anno manifestazioni di degustazione e di confronto.

Dallo stesso vitigno nascono altre DOC: Barbera del Monferrato (più giovane e talvolta vivace), Piemonte Barbera, Monferrato Rosso (assemblaggio tra più tipi di uve).

Altri vini rossi di Astesana sono Dolcetto d'Asti, Freisa d'Asti, Grignolino d'Asti, Monferrato Dolcetto, Monferrato Freisa, Piemonte Grignolino, la cui diffusione commerciale è prevalentemente dedicata al territorio nazionale.

I vini bianchi di Astesana sono Cortese dell'Alto Monferrato, Monferrato, Piemonte Chardonnay, Piemonte Cortese .

La proposta di aromatici è pure molto interessante: prima di tutto il Moscato d'Asti, detto naturale per distinguerlo dallo spumante Asti: ricavato dalle uve più fini e selezionate del vitigno omonimo, che i vignaioli di Astesana amano produrre, spesso con la citazione del nome della vigna, come prodotto raro, di alta qualità, talvolta da vendemmia tardiva.

Moscato è il vitigno anche del Loazzolo, vino speciale e di non facile e frequente acquisto, prodotto nel solo comune omonimo da uve passite (meno di 10 mila bottiglie, di piccolo formato).

Sono di questa zona anche il Brachetto d'Acqui e il Piemonte Brachetto, aromatico rosso, di colore tenue e aroma lieve, prodotto anche nella tipologia spumante.

Anche il vino Novello viene prodotto in Astesana (circa 100 mila bottiglie), che esce ogni anno il 6 novembre, a pochissime settimane dalla vendemmia, col marchio di Vino Novello Piemontese.

Nel complesso le DOC o DOCG di Astesana sono 12, ma tenendo conto delle varie tipologie e sottodenominazioni, si arriva a ben 47 tipi di dicitura in etichetta: un vero e proprio mondo di specialità e di bio-diversità, di cui Astesana è molto orgogliosa.

Le grappe e i distillati di uve sono una importante tradizione di Astesana, dove operano 5 distillerie; i tipi di grappa principali sono ricavati da vinacce di barbera e di moscato ; molto qualificate le selezioni portate in lenta maturazione in legno.