Territorio

La Vernaccia di Serra Petrona

Già nella vicina Toscana e Sardegna sono noti i vitigni con lo stesso nome ma in quelle terre esso è a bacca bianca e dà di conseguenza un vino bianco (leggero in Toscana e più marcato in Sardegna).

Nelle Marche detto vitigno è invece a bacca nera e dà vita ad un vino spumantizzato rosso di tutto rispetto. Ricercando tracce storiche della Vernaccia di Serrapetrona sulla "Forum Flamini" ci si imbatte inevitabilmente in "industrie" neolitiche del silice e della ceramica (6.000 a.C.) come l’area di "Pisciarella", "Pian delle Mura", "Martuccia" e risalendo fino a "Torre Beregna".

La zona interessata alla produzione di questo vino spumante DOC è limitata ad una ristretta area con al centro il comune di Serrapetrona, in provincia di Macerata, che dà il nome alla Vernaccia. Rientrano nella zona di produzione anche i comuni vicinori di Belforte del Chienti e di San Severino Marche.

In questa area, ai tempi della "centuriazione romana", esisteva una progredita viticoltura e si producevano declamati vini intensamente colorati. Questo spumante viene prodotto in quantità limitata.

Scrittori famosi del calibro di Mario Soldati così come gastronomi illustri hanno celebrato le sue virtù. Nella vernaccia dolce circa il 60% delle uve viene sottoposta ad appassimento naturale. 

Il mosto così ottenuto va poi unito al prodotto derivato dalle uve fresche. Nel tipo meno amabile la fermentazione viene prolungata cosicché vengono abbassate le percentuali zuccherine.

Vitigni

Si ottiene con le uve del vitigno autoctono Vernaccia di Serrapetrona. Possono concorrere alla produzione di detto vino anche uve provenienti dai vitigni Sangiovese, Montepulciano e Ciliegiuolo, da sole o congiuntamente, nella misura massima del 15%

E' un tipico vino rosso spumante naturale, ottenuto sia con il metodo Charmat che con quello classico Champenois. L'immissione sul mercato va fatta al momento della maturità dello spumante. Solo allora esprime tutta la sua fragranza più ricca e più fresca.

Per coglierla in versione dolce o amabile si consiglia di degustare il vino in un calice abbastanza ampio, non dispersivo, a temperatura di 12°-14° che favorisce la volatilizzazione delle componenti odorose e mette in evidenza la sua delicatezza e rotondità. Quello più secco si serve a una temperatura di 15°-16° C

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE

- Aspetto: Spuma rossa evanescente, perlage abbastanza sottile e persistente. Per non perdere la fresca frangranza del vino la presa di spuma, si ottiene in tempi brevi. Colore rubino intenso, spesso coronato da sfumature purpuree.
- Profumo: Persistente di frutta rossa molto matura, di confetterie, di fiori rossi appassiti, di spezie.
- Gusto: Amabile, sapido e caldo, tannini vellutati e detergenti, corpo morbido equilibrato persistente, piacevole retrogusto leggermente amarognolo. Offre insolita fragranza e armonia, raramente riscontrabile nei pochi vini rossi spumanti esistenti.
- Gradazione alcolica: Minima svolta 11,5° C.
- Acidita' totale: 5,5 ‰
- Estratto secco: 22 %

Abbinamenti con la gastronomia locale

Di norma la vernaccia di Serrapetrona viene abbinata a dessert, al dolce in generale, soprattutto pasticceria secca come biscotti e pandolci rustici. Fino all’inizio del secolo, nei giorni di ricorrenze agresti, si offriva polenta di mais condita con la "sapa" (mosto altamente concentrato a fuoco) e Vernaccia spumeggiante.

La modesta presenza di zuccheri naturali residui della fermentazione e l’anidride carbonica, esaltano con delicatezza il fascino della successione odorosa che invia alla meditazione. 

Sorprende l’accostamento della Vernaccia, del tipo secco, a formaggi piccanti e semiduri, mediamente grassi, a fermentazione fungina, oltre che a carni più impegnative, a bolliti con salse e alla mostarda di frutta.